domenica 17 aprile 2011

Il mio Bang

ex tempore

BANG :   LANDSCAPE , INFRASTRUCTURE , DYNAMICS

IL LANDESGARTENSHAU  DI  ZAHA HADID



L'edificio destinato ad eventi e mostre per il festival giardino a Weil am Rhein è stato concepito più come elemento di paesaggio che seguendo un ordine geometrico preciso. 
La sinuosa struttura in cemento armato sorge come una geometria fluida dal terreno del parco che la accoglie, seguendo la rete dei sentieri circostanti: uno arriva da Sud, un altro sale dal retro e diventa esso stesso copertura, mentre il terzo taglia diagonalmente attraverso l'interno
dell'edificio. 
Gli spazi principali, sala espositiva e caffetteria, si estendono lungo  percorsi  e nascono tra queste "linee di forza" .
La luce penetra gli spazi attraverso larghe vetrate in facciata. 
Serramenti e arredi interni contribuiscono ad accentuare l'idea di movimento e di dinamicità.










SCOMPOSIZIONE DELL'OPERA






sabato 16 aprile 2011

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Delle tessiture
..l'importanza del contesto 
e l'apporto di Zaha Hadid

Il contesto è il principale tema all’attenzione del dibattito degli anni 70' e 80', sia per ragioni disciplinari che per la crisi del modello di crescita urbana in seguito all’industrialismo.
Zaha Hadid ,The peak 
L’architettura funzionalista doveva proporre una serie di azioni ‘’razionali’’ su un terreno e su un contesto necessariamente indifferenziati proprio perché il principio generatore era astratto, funzionale , meccanico.
Un pensiero alternativo a questo , che pone al centro della riflessione il contesto , nasce nei primi anni 70’ del 900 , da Robert Venturi a Peter Blake.
Charles Jenks usa il termine ‘’Post-modern’’ per definire un progettare attraverso una modalità inclusiva nella quale ricadono dirette assimilazioni di forme , stili e materiali degli ambienti circostanti.
Peter Eisemen , con una storia personale che tende all’astrazione, scopre una maniera concettuale di avvicinarsi al tema; la parola chiave è Palinsesto, lo strumento è lo studio delle cartografie che si stratificano sul territorio.Ne nasce una mappatura di possibilità e di giacenze, di linee forza presenti in un sito che danno direzioni inaspettate con cui partire nel nuovo progetto.
Frank Gehry , che ha una frequentazione con l’ala dura della pop art americana, invece ha un rapporto fisico , diretto , da esploratore delle periferie; definisce questo mondo cheapscape .
Se per Eisemen, la parola è contesto-palinsesto , per Gehry è contesto-cheapscape , con Zaha Hadid entra in gioco una nuova interpretazione: contesto è paesaggio.


Tessiture Paesaggistiche

Z. Hadid ,The World
L’origine del lavoro di Zaha Hadid è grafica e pittorica , l’architetto scopre che la pittura di Paul Klee non era solo opera grafica , ma era anche ipotesi di architettura.
Se in Mondrian la differenza sfondo-figura è decisiva, per Klee le strutture formative del dipinto sono unitarie.
Z. Hadid ,The Peak 
Dentro queste regole, i piani mutano, si articolano e oscillano; le forme sono tutte ricavate da un unico tessuto.
Dipingere vuol dire lavorare alla creazione di uno spazio mentale , uno spazio di nuove relazioni tra le parti;
sono relazioni astratte , grafiche e concettuali in una prima fase , che si traducono solo attraverso una serie di numerosi passaggi successivi in strutturazioni propriamente architettoniche.Tutto questo per la prima volta nel 1983 con la realizzazzione dei due progetti Vitra , a Weil a Rehin negli anni 90'


                                         Nuova natura


Il progetto The peak a Honk Kong affronta il tema del contesto e del rapporto architettura-ambiente , qui per la prima volta edificio e paesaggio appartengono alla stessa logica formativa , dagli stessi materiali concettuali in un ''intreccio'' tra l'uno e l'altro.
B. Tshumi , Parc de la villette
Il suolo e le sue articolazioni fisiche si modellano insieme ai piani dell'edificio , non v'è più il contrasto ''edificio-landscaping'' .
Questa nuova idea è decisiva nel confronto con Gehry , Eisemen , Tshumi e Koolhaas.
R. Koolhas , Parc de la villette 
Gli ultimi due lavorano sul concetto di strato( layer) , anche se in modo differente, Tshumi in sovrapposizione orizzontale , Koolhas sulla visione verticale, come si vede nei due progetti del parco parigino de la Villette.
Il concetto di layer di Zaha Hadid è l'intreccio una sintesi tra costruito, natura e paesaggio che nasce dalle scarse  risorse del territorio.

Guizzi infrastrutturali

Z. Hadid , Vitra fire station
Vitra fire station
Z. Hadid , Landesgartenshau
Hadid è attratta dalle forze dinamiche delle  infrastrutture; autostrade, ferrovie, ponti, terrapieni, per lei appartengono all'architettura
e per questo sono fonte di ispirazione.
Esempio di ciò , la stazione dei pompieri Vitra  e il Landesgartenshau , in cui si intrecciano i livelli di tessitura ed infrastruttura, per un'architettura paesaggio.





sabato 9 aprile 2011

Il mio ''compagno di strada''

                                                       NUOVA SEDE ARPA  DI FERRARA
                                                                DI  MARIO CUCINELLA

Una macchina bioclimatica per una maggiore efficienza e sostenibilità




Il progetto è risultato il vincitore nella gara internazionale, bandita nel 2006 fa dall’Arpa - Agenzia Regionale per l’Ambiente, per la progettazione di un nuovo complesso edilizio destinato a uffici e laboratori di ricerca ed esteso su un’area di 5.000 mq. Il cliente richiedeva un immobile da destinare ai propri uffici che rispondesse ai più alti standard di qualità architettonica e ambientale e fosse caratterizzato da un livello massimo di sostenibilità ambientale.
Il nuovo edificio circonda un cortile centrale che costituisce il nucleo del complesso.
Il tetto dell’edificio, la cosiddetta quinta facciata, rappresenta l’elemento di design più connotante del progetto. Una serie di condotti di luce naturale conferiscono una forte identità architettonica all’edificio e nel contempo, favoriscono la ventilazione naturale e riducono la necessità di raffrescamento meccanico dell’ambiente.
Nel complesso, l’intero edificio agisce proattivamente con il microclima locale soddisfacendo le esigenze di carattere tecnologico manifestate nel briefing. Tutti gli spazi di lavoro sono aperti verso l’esterno con l’inclusione di aree cortili verdi che creano un’alternanza di microambienti interni/esterni pieni e vuoti che movimentano e definiscono i volumi degli edifici.
Il progetto, elaborato da Studio MCA Bologna e Tecnopolis,  è risultato vincitore del premio MIPIM 2009 nella categoria Sustainability - Future projects.









SCELTA DEFINITIVA AREA

                                                                     Urban project G
                                                                              
                                                                      Urban voids 45   

Urban void 45 è una delle micro aree urbane localizzate nel settore sud-est di Roma. L’intera area di progetto - corrispondente al quartiere Appio Latino - ha le dimensioni di una città di medie dimensioni (circa 800mila abitanti).
L'area, di forma triangolare, è delimitata ad est da via Casilina vecchia e ad ovest dai binari del treno che collegano la stazione centrale Termini con le stazioni ad est dell'area metropolitana di Roma.
L'area è di proprietà delle ferrovie dello stato ,concessa al comune di Roma  nell'ambito di un progetto di riqualificazione urbana.
In attesa delle azioni di riqualificazione ,  parte dell'area è gestita e curata dal comitato del quartiere ''casilina vecchia mandrione'' che la ha adibita ad area pic-nic e spazio verde nel quale si organizzano feste di quartiere.


                                                                    Foto sopralluogo