sabato 16 aprile 2011

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Delle tessiture
..l'importanza del contesto 
e l'apporto di Zaha Hadid

Il contesto è il principale tema all’attenzione del dibattito degli anni 70' e 80', sia per ragioni disciplinari che per la crisi del modello di crescita urbana in seguito all’industrialismo.
Zaha Hadid ,The peak 
L’architettura funzionalista doveva proporre una serie di azioni ‘’razionali’’ su un terreno e su un contesto necessariamente indifferenziati proprio perché il principio generatore era astratto, funzionale , meccanico.
Un pensiero alternativo a questo , che pone al centro della riflessione il contesto , nasce nei primi anni 70’ del 900 , da Robert Venturi a Peter Blake.
Charles Jenks usa il termine ‘’Post-modern’’ per definire un progettare attraverso una modalità inclusiva nella quale ricadono dirette assimilazioni di forme , stili e materiali degli ambienti circostanti.
Peter Eisemen , con una storia personale che tende all’astrazione, scopre una maniera concettuale di avvicinarsi al tema; la parola chiave è Palinsesto, lo strumento è lo studio delle cartografie che si stratificano sul territorio.Ne nasce una mappatura di possibilità e di giacenze, di linee forza presenti in un sito che danno direzioni inaspettate con cui partire nel nuovo progetto.
Frank Gehry , che ha una frequentazione con l’ala dura della pop art americana, invece ha un rapporto fisico , diretto , da esploratore delle periferie; definisce questo mondo cheapscape .
Se per Eisemen, la parola è contesto-palinsesto , per Gehry è contesto-cheapscape , con Zaha Hadid entra in gioco una nuova interpretazione: contesto è paesaggio.


Tessiture Paesaggistiche

Z. Hadid ,The World
L’origine del lavoro di Zaha Hadid è grafica e pittorica , l’architetto scopre che la pittura di Paul Klee non era solo opera grafica , ma era anche ipotesi di architettura.
Se in Mondrian la differenza sfondo-figura è decisiva, per Klee le strutture formative del dipinto sono unitarie.
Z. Hadid ,The Peak 
Dentro queste regole, i piani mutano, si articolano e oscillano; le forme sono tutte ricavate da un unico tessuto.
Dipingere vuol dire lavorare alla creazione di uno spazio mentale , uno spazio di nuove relazioni tra le parti;
sono relazioni astratte , grafiche e concettuali in una prima fase , che si traducono solo attraverso una serie di numerosi passaggi successivi in strutturazioni propriamente architettoniche.Tutto questo per la prima volta nel 1983 con la realizzazzione dei due progetti Vitra , a Weil a Rehin negli anni 90'


                                         Nuova natura


Il progetto The peak a Honk Kong affronta il tema del contesto e del rapporto architettura-ambiente , qui per la prima volta edificio e paesaggio appartengono alla stessa logica formativa , dagli stessi materiali concettuali in un ''intreccio'' tra l'uno e l'altro.
B. Tshumi , Parc de la villette
Il suolo e le sue articolazioni fisiche si modellano insieme ai piani dell'edificio , non v'è più il contrasto ''edificio-landscaping'' .
Questa nuova idea è decisiva nel confronto con Gehry , Eisemen , Tshumi e Koolhaas.
R. Koolhas , Parc de la villette 
Gli ultimi due lavorano sul concetto di strato( layer) , anche se in modo differente, Tshumi in sovrapposizione orizzontale , Koolhas sulla visione verticale, come si vede nei due progetti del parco parigino de la Villette.
Il concetto di layer di Zaha Hadid è l'intreccio una sintesi tra costruito, natura e paesaggio che nasce dalle scarse  risorse del territorio.

Guizzi infrastrutturali

Z. Hadid , Vitra fire station
Vitra fire station
Z. Hadid , Landesgartenshau
Hadid è attratta dalle forze dinamiche delle  infrastrutture; autostrade, ferrovie, ponti, terrapieni, per lei appartengono all'architettura
e per questo sono fonte di ispirazione.
Esempio di ciò , la stazione dei pompieri Vitra  e il Landesgartenshau , in cui si intrecciano i livelli di tessitura ed infrastruttura, per un'architettura paesaggio.





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